Fare chiarezza per stare bene:
AIDS e sieropositività


 

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C’è  una crescente confusione su cosa siano AIDS e sieropositività.

Molti confondono le due condizioni, come se aver contratto il virus dell’HIV equivalesse ad aver sviluppato la patologia conclamata. E poi c’è un male tutto moderno: alcuni giovani si contagiano apposta con il virus dell’HIV per prendere subito le medicine ed essere liberi di avere rapporti senza pensieri, perché tanto ormai si sopravvive.

La parola chiave è “sopravvivenza”: qual è la qualità della vita dopo? La terapia ha degli effetti collaterali e man mano diventa più pesante.

Oggi è la giornata mondiale contro l’AIDS e quindi cerchiamo di fare chiarezza con la Dott.ssa Elena Sangalli su questa patologia che purtroppo è ancora troppo diffusa.

 Cos’è l’AIDS?

AIDS, in inglese “Acquired Immune Deficiency Syndrome” , in italiano è la “Sindrome da Immunodeficienza Acquisita”, un acronimo che indica una malattia cronica potenzialmente letale, causata dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV).

La malattia interferisce con il sistema immunitario limitandone sempre di più  l’efficacia, rendendo chi viene contagiato più sensibile  alle infezioni e allo sviluppo di tumori. Questo significa che quando si è malati di AIDS anche un semplice raffreddore può risultare fatale perché il sistema immunitario non riesce a reagire opportunamente. È una malattia subdola, peggiora con il tempo e può impiegare diversi anni prima di indebolire il sistema immunitario al punto da sfociare nell’AIDS conclamato.

Nel momento in cui si contrae il virus HIV si diventa sieropositivi, condizione che se non trattata tempestivamente con il tempo porterà ad avere l’AIDS.

 Come si trasmette?

Il virus dell’HIV si trasmette  attraverso il contatto diretto con il sangue o con rapporti sessuali non protetti; la trasmissione può anche avvenire anche fra madre e bambino durante la gravidanza o il parto, oppure attraverso l’allattamento. Molto importante da sottolineare è che l’HIV non può essere trasmesso attraverso il sudore, la saliva o l’urina. Quindi se un vostro amico si ammala potete tranquillamente stringergli la mano, uscire con lui o permettergli di usare il bagno di casa vostra.

 Come si cura?

Non esiste ancora una cura contro l’AIDS: ci sono, però, dei farmaci  in grado di rallentare il decorso della malattia, permettendo di vivere una vita apparentemente normale per molti anni. Ma non si guarisce con queste cure. Non esiste un vaccino, l’unica vera arma che abbiamo è l’uso del condom durante i rapporti.

Si può essere sieropositivi senza saperlo:  purtroppo all’inizio la malattia ha sintomi poco riconoscibili, perciò non c’è niente di male a chiedere e fare insieme al proprio partner un test.

E’ previsto che in ogni azienda sanitaria esista almeno un centro dove il test HIV è offerto in maniera anonima e gratuita nel contesto di un percorso di counseling sanitario. Inoltre, il test di screening può essere anche fatto in autonomia acquistando, senza bisogno di ricetta medica, un test in farmacia che  permette di rilevare dalla saliva la presenza di HIV.

Ricapitolando: essere sieropositivi non equivale ad avere l’AIDS. Nel primo caso, si avrà un individuo contagiato dal virus dell’HIV; nel secondo, un individuo in cui il virus dell’HIV avrà provocato l’indebolimento irreversibile del sistema immunitario.

La prevenzione rimane la cosa più importante per poter godere di una sana e felice vita di coppia.


Per chi fosse interessato ad approfondire, il consiglio è di visitare questi due siti:

http://www.salute.gov.it/portale/p5_1_2.jsp?id=164

http://www.helpaids.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1


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  Elena Sangalli