Andrologia


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L’ambulatorio di Andrologia si occupa di diagnosi e terapie di malattie a trasmissione sessuale, di problemi di Deficit Erettile (impotenza da cause ormonali, vascolari e post chirurgica), di Eiaculazione Precoce, di Infiammazioni prostatiche (Prostatiti) e di Infertilità maschile.

E’ un esame non invasivo e indolore che consente di osservare, ad ingrandimento e con un intensa illuminazione il pene. E’ utile nella diagnosi di infezioni batteriche, Hpv, Candida e Herpes.

E’ un esame diagnostico non invasivo che permette di visualizzare ed analizzare i flussi sanguigni dei vasi renali.

E’ consigliabile un digiuno di 8 ore prima dell’esecuzione dell’esame.

E’ un esame non invasivo utile per la diagnosi del varicocele (dilatazione dei vasi che drenano il sangue dal testicolo verso il cuore), patologia che rappresenta la causa di infertilità maschile più curabile. Attraverso un ecografia si studiano i testicoli e il loro flusso sanguigno.

E’ un esame non invasivo e non doloroso, eseguita tramite l’impiego di una sonda ad ultrasuoni su tutta la superficie dell’organo. L’ecografia peniena è indicata nella presenza di calcificazioni tipiche dell’ incurvamento del pene (Induratio penis plastica (o malattia di la Peyronie)) o alterazioni di struttura.

E’ un esame diagnostico che permette di studiare attraverso una sonda ecografica lubrificata le dimensioni e la morfologia della prostata attraverso il retto.
E’ utile per valutare lo stato di salute della prostata in caso di disturbi o sintomi sospetti (difficoltà ad urinare o minzione frequente, infertilità) e per effettuare una diagnosi precoce del tumore alla prostata.

Preparazione all’esame: L’ecografia deve essere eseguita a vescica piena, si consiglia quindi di bere almeno un litro d’acqua non gasata un ora prima dell’esame. Non è necessario essere a digiuno, è opportuno eseguire un clistere 3-4 ore prima dell’esame.

Le lesioni peno scrotali (condilomi, cisti sebacee) si evidenziano con l’anamnesi e l’esame obiettivo alla visita andrologica. Sono patologie benigne che possono essere risolte con un piccolo intervento in anestesia locale.
L’intervento dura pochi minuti e quando necessario sarà richiesto un esame istologico.

E’ un virus molto comune presente in oltre 100 sottocategorie o istotipi; per 13 di questi è stato dimostrato un nesso di causa/effetto con il carcinoma.
Alcuni tipi di HPV causano condilomi genitali che, anche se non collegate al tumore, devono indurre a verificare l’eventuale presenza di un’infezione da HPV.
La maggior parte delle persone che viene in contatto con l’HPV si libera spontaneamente del virus; tuttavia in una piccola percentuale l’infezione diviene persistente potendo indurre alterazioni cellulari, che se non curate, possono evolvere in un tumore.

L’HPV TEST è in grado di rilevare la presenza di tipi di HPV ad alto rischio (16-18). Un test positivo non significa necessariamente che si svilupperà il tumore, ma fornisce informazioni su potenziali rischi e consente al medico di effettuare controlli più accurati e terapie più appropriate.
L’esame si esegue come un tampone.

Preparazione all’esame: si esegue come un tampone. Nelle 24 ore che precedono l’esecuzione ci si dovrà astenere da rapporti sessuali.

La biopsia (o mapping prostatico) consiste nel prelevare, frustoli di tessuto prostatico per effettuare una valutazione istologica.
L’ago biopsia prostatica trans rettale eco guidata è l’indagine di scelta per la diagnosi del tumore della prostata;  si tratta dell’esecuzione di prelievi eseguiti per via trans-rettale attraverso la sonda usata nella normale ecografia prostatica transrettale.
La biopsia si esegue ambulatorialmente in anestesia locoregionale, dura in genere 10 minuti ed è un esame fastidioso ma non doloroso.  La via trans-perineale (al disotto dei testicoli, sopra l’ano) è una  altra tecnica di esecuzione: rispetto alla biopsia trans rettale non consente un numero elevato di prelievi a causa delle potenziali complicanze emorragiche.

 Preparazione all’esame:   icona-pdf-150x150 Biopsia Prostatica

E’ una tecnica di imaging ampiamente utilizzata nella diagnosi di disfunzione erettile, grazie alla sua capacità di analizzare il flusso sanguigno penieno e di evidenziarne le principali alterazioni.
Durante l’esame si sfruttano le onde sonore (ecografia), senza somministrare alcun tipo di radiazione pericolosa, per valutare l’anatomia del pene e il flusso dei vasi. Prevede il ricorso a farmaci vasoattivi, come la prostaglandina PGE1 (Alprostadil – Caverject) – iniettati direttamente nei corpi cavernosi del pene per indurre un’erezione farmacologica. In questo modo, effettuando l’ecocolordoppler penieno in condizioni basali e ripetendolo ad intervalli prestabiliti dopo l’iniezione dei farmaci (fic-test), è possibile studiare la dimensione e lo stato di dilatazione delle arterie cavernose, la velocità di afflusso del sangue all’interno dei vasi del pene, e la struttura dei corpi cavernosi a riposo e in erezione. L’esame è inoltre in grado di studiare la morfologia del pene, evidenziandone eventuali alterazioni ecostrutturali quali fibrosi o placche calcifiche.