Estate intimamente sana per donne e bambine


Le vacanze estive capita che lascino alle donne qualche problema di salute intima, magari per funghi e batteri presi al mare o in piscina. Diamo uno sguardo alle situazioni che possono presentarsi con maggior frequenza, grazie ai consigli del dott. Filippo Murina, ginecologo Responsabile del Servizio di Patologia del Tratto Genitale Inferiore dell’Ospedale Buzzi di Milano e specialista del nostro Centro.

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La candidosi vulvovaginale viene affrontata da circa l’80% delle donne nel corso della propria vita. E’ causata da funghi del genere Candida ed è più facile contrarla in estate perché il caldo, il sudore, l’umidità e l’abitudine di tenere addosso il costume dopo il bagno, facilitano la proliferazione del germe, sia a livello della cute, sia a livello vaginale. Poiché la candida è un germe normalmente presente nel tratto gastrointestinale, le donne con alterata funzione intestinale, per esempio per episodi di diarrea alternata a stipsi, possono esserne soggette.

La candidosi dà bruciore, prurito, arrossamento e gonfiore dell’area genitale, con secrezioni simili alla ricotta. Per prevenirla è utile fare una doccia con acqua non salata e non clorata subito dopo il bagno, indossare un costume asciutto, evitare salvaslip e assorbenti interni che in acqua tendono a impregnarsi e a rendere molto umida la zona, e gli indumenti intimi sintetici che impediscono la traspirazione. Chi soffre di disturbi intestinali, può trarre giovamento dall’assunzione di farmaci probiotici che contengono germi buoni che agiscono in competizione di quelli nocivi.

Per trattare il problema, è bene chiedere consiglio in farmacia, evitando pomate ad azione anestetica che non agiscono sulla causa, ma utilizzando antimicotici specifici che il farmacista può consigliare. Se in pochi giorni i disturbi non si attenuano, occorre andare dal medico per avere una diagnosi certa e una cura più mirata.

Anche l’infezione della vescica, nota come cistite, è un’altra situazione ricorrente in estate, dovuta sia ai maggiori rapporti sessuali che con il movimento possono provocare traumi all’uretra che sbucando in vagina può favorire la risalita di germi, sia per la scarsa idratazione. Non sempre si beve adeguatamente, si suda di più e questo favorisce il proliferare di germi a livello urinario.

La cistite si manifesta con frequenza e urgenza di fare pipì, bruciore durante la minzione e dolore al basso ventre. Per prevenire tutto questo è utile aumentare l’apporto di acqua, fare pipì frequentemente e sempre dopo un rapporto sessuale perché il flusso urinario allontana molti batteri dalla vescica.

Per la cura occorrono gli antibiotici: in linea teorica occorrerebbe un’urinocoltura per individuare il batterio responsabile dell’infezione, ma non sempre c’è il tempo per effettuare l’esame. Occorre quindi un antibiotico ad ampio spettro, ma se i sintomi non scompaiono, bisogna rivolgersi al medico e intraprendere le analisi del caso.

Le bambine sono particolarmente vulnerabili a infezioni della vulva stando in spiaggia, a contatto con la sabbia, a causa della sudorazione e di una non sempre perfetta igiene intima. Se lamentano prurito e bruciore, soprattutto dopo aver fatto pipì, si consiglia una visita medica, quasi sempre sufficiente a effettuare la diagnosi senza bisogno di un esame colturale. L’utilizzo di creme antibiotiche associate a basse concentrazioni di cortisonici può essere risolutivo.


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Filippo Murina