L’orgasmo


Ed eccoci arrivati  all’ultima fase del nostro viaggio nel piacere: diamo il benvenuto all’orgasmo!

Il 22 dicembre si celebra la Giornata mondiale dell’orgasmo, una magnifica occasione per riconoscerne l’importanza e impararne le caratteristiche.

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Che cos’è un orgasmo?

Dal greco ὀργασμός significa «essere pieno d’ardore, di voglia ardente».

Corrisponde all’acme dell’eccitamento sessuale, è caratterizzato da un insieme di reazioni neuro muscolari involontarie che culminano nell’uomo con l’eiaculazione e nella donna con contrazioni perivaginali e altri fenomeni motori e secretori riflessi.

 

L’orgasmo femminile

All’inizio del secolo scorso, Freud teorizzò che le donne che non raggiungevano l’orgasmo per via vaginale fossero immature, e che addirittura la repressione della sessualità clitoridea fosse necessaria per lo sviluppo della femminilità. In un secondo momento altri studiosi riportarono l’attenzione sulla centralità della funzione orgasmica del clitoride anche durante il rapporto penetrativo.

C’è sempre stato un dibattito sulle tipologie di orgasmo e di quale avesse più valore, se quello vaginale o quello clitorideo, ma credo che il solo pensiero che accomuna tutte le donne sia semplicemente come raggiungerlo.

Imparare a conoscersi e sapere cosa ci piace e in che modo ottenere determinate sensazioni è una parte fondamentale nella sessualità, che questa sia vissuta da sole o in coppia.

Sperimentare e soprattutto comunicare sono gli  elementi alla base di un’intimità soddisfacente.

E come sapere cosa piace e cosa no? Sperimentando! Come? Mediante la masturbazione, l’uso di sextoys e divertendosi con il partner.

Apriamo una piccola parentesi sui giocattoli erotici, molto spesso denigrati e considerati una “cosa da pervertiti”.  Il primo pensiero va ai sexy shop, luoghi bui e non molto raccomandabili, oppure al più classico dei giocattoli per l’autoerotismo, il vibratore, visto sempre come qualcosa per le altre e non adatto a me. Fanno parte, invece, di questa grande famiglia anche i lubrificanti, la pornografia, alcuni tipi di condoms, la letteratura erotica (chi di voi non ha mai letto “50 sfumature di grigio”?) e tanti altri oggetti che hanno come scopo comune l’incremento del piacere erotico. Quindi non sottraiamoci a questa opportunità di scoperta personale e di coppia; la cosa più semplice è farsi consigliare e procedere a piccoli passi, e in questo il consulente sessuale può essere una valida risorsa.

E poi, esistono davvero solo orgasmo vaginale e clitorideo? Assolutamente no!

Sarebbe davvero troppo riduttivo pensare che per noi donne, così complesse e ricche di sfaccettature, possano bastare solo due punti capaci di darci emozioni e sensazioni così intense.

Sicuramente quello clitorideo e quello vaginale sono i più comuni e conosciuti, ma limitarsi a questi non ci renderebbe giustizia!

L’unica cosa importante, come già detto più volte, è conoscersi e utilizzare queste conoscenze a proprio vantaggio. Sapere è piacere!

 

L’orgasmo maschile

Per quanto non se ne parli molto anche per gli uomini non tutto è sempre facile e lineare. Per prima cosa ricordiamo che orgasmo ed eiaculazione, nonostante spesso coincidano, sono da considerarsi due eventi fisiologicamente differenti.

L’eiaculazione è caratterizzata da due fasi, quella di emissione e quella di espulsione in cui avviene la vera e propria eiezione dell’eiaculato dal meato uretrale.

Quando si ha un persistente ritardo, o addirittura un’assenza dell’eiaculato, si parla di eiaculazione ritardata o impossibile e questa situazione può essere provocata da cause organiche o può essere influenzata da eventi esterni.

E se invece di allungarsi i tempi si riducono drasticamente? Allora si parla di eiaculazione precoce che si è rivelata essere la disfunzione maschile più comune, spesso associata a disfunzione erettile.

Essendo due eventi coincidenti ma differenti, possiamo avere casi di eiaculazione senza orgasmo (tramite stimolazione prostatica) o al contrario avere orgasmi senza presenza di eiaculato (eiaculazione retrograda o con “orgasmo secco”).

In tutte queste situazioni la presenza e la collaborazione della partner è di fondamentale importanza: ricordiamoci sempre che quando si parla di sfera sessuale non c’è mai solo il singolo, ma c’è una coppia che deve essere attiva all’interno dell’iter terapeutico.

Ribadiamo che la cosa più importante è comunicare: cosa ci piace, cosa no, quello che vorremmo o meno venisse fatto e, soprattutto, non si finge mai!

Fingere un orgasmo è l’estremo livello di incomunicabilità, non porta a nulla e impedisce al partner di conoscerci, di cambiare e di poterci soddisfare come invece vorrebbe.

Anche per quanto riguarda gli uomini, fermarsi a solo un punto di piacere o di stimolazione, può risultare davvero molto riduttivo; espandere i propri orizzonti di stimolazione corporea può regalare molte sensazioni inaspettate.

Se noi donne abbiamo il famoso punto G (o zona cuv) anche gli uomini hanno i loro punti sensibili: conosciamo il punto P, stimolazione prostatica, il punto L nella zona del perineo, tra scroto e ano, senza dimenticare più punti sensibili, molto soggettivi, presenti lungo il pene, la sacca scrotale e nella zona perianale.

Il sesso è piacere, divertimento, intimità e come tale deve essere vissuto.

Ognuno di noi, uomo o donna che sia, ha il diritto di vivere la sessualità con gioia e serenità e non come un’esperienza traumatica, di dolore o di sofferenza.

Si conclude qui il nostro percorso, pensato per aiutare tutti a vivere a pieno la propria intimità.

Per approfondire qualsiasi aspetto o per affrontare una problematica che si sta vivendo legata al mondo della sessualità, potete rivolgervi al nostro Centro.

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